La Guardia di Finanza di Siniscola ha scoperto una maxi evasione fiscale da oltre 48 milioni di euro, violazioni complessive all’Iva per oltre 10 mln e fatture per operazioni inesistenti per circa 15 mln. Le Fiamme gialle hanno anche individuato sette responsabili dei reati fiscali, segnalandoli all’Autorità Giudiziaria.

L’operazione della Gdf, coordinata dalla Procura di Nuoro e denominata “Effetto domino”, grazie all’utilizzo di evoluti e moderni strumenti di indagine, ha consentito di scardinare un sofisticato sistema di frode basato sulla creazione di numerose società e cooperative, dislocate in diverse regioni d’Italia, destinate a creare un risparmio di imposta alle società capogruppo che operano in Sardegna. Le società cosiddette “cartiere” venivano appositamente create per emettere fatture per prestazioni e servizi mai resi, con lo scopo ultimo di creare ingente risparmio di imposta alle società capogruppo operanti sul territorio sardo.

Restavano operative per un massimo di tre anni e a poi scomparivano secondo il classico sistema delle società cosiddette “apri e chiudi”. Gli investigatori, attraverso una scrupolosa analisi della documentazione contabile, incrociando e ricostruendo ognuna delle migliaia di operazioni commerciali documentate, hanno ricomposto il profilo reale dell’intero ciclo aziendale, scoprendo numerosi passaggi di “sola carta” così da ricreare un virtuale effetto domino che aveva, come esito favorevole per le capogruppo, un enorme risparmio illecito sulle imposte. Oltreché un gravissimo danno all’erario, le società coinvolte, secondo gli investigatori, avrebbero praticato fenomeni di concorrenza sleale, potendo applicare tariffe più favorevoli sui trasporti delle merci a discapito degli imprenditori onesti che pagavano le tasse.