Più risorse in tutti i settori, nuovi fondi per i Comuni in difficoltà, Irap (2,93%) e Irpef (1,23%) più basse d’Italia. Poi il capitolo di spesa che occupa quasi la metà del bilancio: 3,4 miliardi per la sanità. Rispetto all’anno precedente si registra un incremento del finanziamento: circa 426 milioni vengono infatti stanziati per coprire definitivamente il disavanzo.

Nella Finanziaria 2019 illustrata oggi da Pigliaru e Paci, sono incrementate le spese per l’istruzione (195 milioni), attività culturali e sport (99 milioni), turismo (80 milioni), politiche agricole (221 milioni), territorio e edilizia abitativa (80 milioni), politiche del lavoro e della formazione (182 milioni), sviluppo economico ed energia (189 milioni). Tra le voci di spesa più importanti, quella per mobilità e trasporti con 671 milioni: il 33% per finanziare il trasporto pubblico locale, il 7% per le vie d’acqua, il 14% per viabilità e infrastrutture stradali, il 26% per trasporti e diritto alla mobilità.

Per l’Ambiente sono stanziati 664 milioni, tra tutela e valorizzazione (43%), difesa del suolo (15%), sviluppo sostenibile e riduzione dell’inquinamento (9%), aree protette e parchi (9%), risorse idriche (14%), rifiuti (3%). Per le politiche sociali ci sono invece 276 milioni, 382 se si comprendono quelle per la famiglia: riconfermato il finanziamento dei cantieri Lavoras con 50 milioni e il Reis con 45. Tra le nuove risorse previste ci sono poi 50 milioni di euro per Comuni in dissesto finanziario, 15 milioni (per tre anni) per le Province e 70 milioni di euro per la Programmazione territoriale.