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Il Consiglio regionale non resta indifferente rispetto alla crisi del Consorzio agrario della Sardegna, anche alla luce dei recenti 45 licenziamenti nella sede di Cagliari.

Oggi l’Aula ha dato il via libera unanime a un ordine del giorno che impegna la Giunta ad aprire un tavolo di confronto con i vertici del consorzio. Obiettivo, consentirgli di svolgere il suo ruolo a supporto di tutto il sistema agricolo regionale, anche coinvolgendo il ministero dello Sviluppo economico. L’odg è scaturito da una mozione presentata da Edoardo Tocco (Forza Italia), che ha chiesto all’assessore all’Agricoltura, Pierluigi Caria, di interessarsi al problema, visto che “la Sardegna importa ogni anno circa 160 milioni di prodotti agricoli ed esporta circa 15 milioni”.

Da parte sua, Caria ha annunciato che “la Giunta farà tutta la sua parte per superare questo momento”. Rispondendo a un’interpellanza di Attilio Dedoni (Riformatori) “sui licenziamenti delle maestranze della società Fluorite di Silius”, l’assessora all’Industria, Maria Grazia Piras, ha spiegato che “per la Fluorite è stato avviato un programma di fusione con un’altra partecipata della Regione e e nello stesso tempo un piano di razionalizzazione del personale”. In particolare, “a seguito di un incontro con i sindacati, è stato concordato che i licenziamenti avranno corso solo se riferiti a criteri di anzianità o di conciliazione, mentre per coloro che non accetteranno l’esodo volontario ci sarà la possibilità o di accedere ad una indennità o di essere assunti dalla società incorporante”.