“La strada per risarcire la mancata produzione da parte del Consorzio concessionario delle attività di pesca nello stagno di Santa Gilla a causa dei recenti eventi meteorologici non solo è possibile ma è sempre più urgente e doverosa. I lavoratori aspettano da maggio risposte da parte del Consiglio regionale e la decisione di alcuni capigruppo di opposizione di non consentire l’esame urgente della proposta di legge 524 depositata a giugno e ferma da allora nei cassetti della V Commissione è incomprensibile e sbagliata”, così i portavoce di ‘Campo Progressista Sardegna’ circa la protesta messa in atto dai pescatori questa mattina in via Roma.

“Il rinvio dell’esame del testo di legge significa aggravare ancora la situazione di 280 lavoratori e delle loro famiglie messe in ginocchio da un nuovo fermo. Per quanto la Sardegna sia attraversata da molte difficoltà, la politica non si può permettere di trascurare questa situazione e deve finalmente dare risposte – e proseguono – il percorso giuridicamente corretto è noto a tutti, occorre solo maggiore impegno per cercare le soluzioni più efficaci e migliorare quelle che esistono. Ribadiamo ancora una volta che sul tema si è intervenuti spesso in questi anni nell’ambito delle disposizioni vigenti in materia di Fondo di solidarietà regionale della pesca e concessione di contributi a favore degli imprenditori ittici danneggiati dagli eventi meteorologici”.

“A tal fine abbiamo proposto, trasversalmente tra le forze politiche, già dallo scorso maggio l’approvazione di un provvedimento integrativo delle risorse stanziate nel Fondo e la predisposizione per il futuro di forme di risarcimento attivabili con strumenti assicurativi, in modo automatico a condizioni date e accertate, nel rispetto delle disposizioni comunitarie. Spetta al Consiglio regionale ogni iniziativa in merito e la conseguente approvazione del testo nella seduta già convocata il 7 novembre – continuano – confidiamo che l’Assessorato competente porti avanti azioni veloci ed efficaci e che gli uffici utilizzino le prossime due settimane per costruire l’iter che consenta il pagamento immediato. Sarebbe intollerabile se i tempi lunghi della burocrazia regionale e delle norme europee diventassero una condanna per un comparto, per centinaia di lavoratori e per le loro famiglie”.

“Siamo sempre più convinti, inoltre, della necessità di una manutenzione ambientale costante dello Stagno e dei suoi argini al fine di evitare, quanto più possibile, situazioni di crisi da eventi straordinari di origine meteorologica e non. Un’attività della quale deve essere pienamente informato e nella quale deve essere coinvolto direttamente il Consorzio concessionario – e concludono – in questo senso rilanciamo ancora una volta l’idea di attivare una specifica ‘Unità di progetto’ per la gestione e programmazione degli interventi per le ‘zone umide della Sardegna’, che rappresentano una vera enorme fabbrica eco-sostenibile e di risorse rinnovabili in grado di generare sviluppo ed economia”.