I ricavi sono pari a 8.961 milioni di euro, con un +58%rispetto ai primi nove mesi del 2017 ma, il sindacato UGL Chimici dichiara: “Questa azienda è solida da un punto di vista organizzativo e strutturale per quanto riguarda Sicurezza e Produzione, ciò che viene messo in programma trova poi un susseguirsi di azioni e manovre volte alla messa in opera degli intenti, ma di tutto questo benessere generato, non vi è una equa distribuzione tra i lavoratori che hanno contribuito al raggiungimento dei risultati”.
Il segreterio provinciale Ugl Andrea Geraldo denuncia professionalità non riconosciute in termini di categorie ed emolumenti, gestione pessima dei rapporti umani, scarsa valorizzazione delle attività ricreative volte ad aumentare il benessere dei lavoratori come il CRAL aziendale, tutte pecche che “davanti ai numeri odierni stonano su tutto il contesto produttivo”.
Nota positiva sui prodotti e la sicurezza, ma “pessima la gestione delle risorse umane e relazioni industriali con il sindacato”, scrivono dalla UGL, “Azienda che si limita alla mera rendicontazione di timbrature e spese gestionali – conclude il sindacalista – rivendicando quanto sancito dagli accordi con l’Azienda e CCNL, continueremo a vigilare e rivendicare il diritto negato ai lavoratori coinvolti”.