“Gli studenti scenderanno in piazza – a Cagliari come in tutta Italia – “per smascherare il finto cambiamento: per chiedere vera sicurezza, per chiedere una scuola pubblica, gratuita e accessibile a tutti”. Sono le parole di incipit del comunicato stampa del Fronte della Gioventù Comunista di Cagliari, che annunciano un sit-in fissato per il 16 novembre in piazza Repubblica, alle ore 9.

Pubblichiamo qui sotto il comunicato integrale:

LE SCUOLE SICURE SONO QUELLE CHE NON CROLLANO
La condizione delle strutture scolastiche sarde e italiane è preoccupante e ci mette a rischio ogni giorno. Migliaia di edifici non sono a norma, soprattutto quelli che si trovano nelle periferie, mentre i materiali didattici, le palestre, i laboratori sono spesso del tutto assenti, o inagibili, o non attrezzati adeguatamente.
Di fronte a questa emergenza, il governo sembra cieco e sordo mentre il ministro Salvini stanzia 2,5 milioni per installare nuove telecamere, aumentare i controlli di polizia tra gli studenti.
Così non si aumenta la sicurezza, ma soltanto la repressione: vogliamo scuole sicure dove studiare senza rischiare la vita perché da un momento un muro o un soffitto ci può crollare addosso.

ALTERNANZA E SFRUTTAMENTO: UN FINTO CAMBIAMENTO
La riforma dell’alternanza scuola-lavoro annunciata dal governo Lega-M5S non mette in discussione il ruolo che questa assume nel garantire maggiori profitti sulla pelle degli studenti, plasmandoli come futuri lavoratori ricattabili. Su questo tema, il governo ha rassicurato più volte l’Unione Europea, confermando l’impegno italiano nel raggiungimento degli obiettivi che Bruxelles ha fissato per noi, obiettivi voluti dai padroni.
Anche su questo fronte, il cambiamento è solo una facciata che nasconde le solite ricette!
A più di tre anni dall’entrata in vigore della Buona Scuola di Renzi, con un alternanza estesa ormai a un milione e mezzo di studenti, bisogna intensificare la nostra lotta contro lo sfruttamento: vogliamo una giusta paga per le ore lavorate e limiti agli orari giornalieri e settimanali!

CONTROLLO STUDENTESCO E PARTECIPAZIONE
Lottiamo per la creazione di commissioni interne alle scuole in cui studenti e professori abbiano voce in capitolo nella scelta e nella valutazione dei progetti di scuola-lavoro, sulla base del valore formativo e dei diritti garantiti agli studenti. Siamo noi studenti, e non il Presidente o pochi professori “addetti ai lavori”, a vivere l’alternanza sulla nostra pelle e abbiamo diritto di prendere parola a riguardo!

PER UNA SCUOLA GRATUITA, SOLDI ALLE SCUOLE PUBBLICHE E NON ALLE PRIVATE
Ogni anno lo Stato regala centinaia di milioni di euro alle scuole paritarie: una vergogna che deve finire subito: lottiamo per la cancellazione di ogni finanziamento pubblico alle scuole private, per indirizzare i fondi alle necessità reali degli studenti.
Dopo anni di tagli all’istruzione, le nostre scuole sopravvivono grazie ai contributi “volontari”, ovvero tasse mascherate e spesso imposte alle nostre famiglie. A questi si aggiungono costi di libri e altri materiali, e degli abbonamenti ai trasporti, che continuano a crescere e a diventare sempre più proibitivi, negando di fatto un’istruzione di qualità a chiunque non possa permettersela.
Uno studente su sei in Italia abbandona gli studi. Non è un caso!
L’Italia è al 152° posto su 157 al mondo per la spesa pubblica destinata all’educazione. Il ministro Bussetti, di fronte a questa realtà, ha dichiarato di non voler chiedere più soldi per l’istruzione, perché “non ce n’è bisogno e ci si scalda con la legna che si ha”.
Dobbiamo respingere in modo deciso queste prese in giro, lottare per una vera svolta.
Lo Stato deve garantire la piena copertura dei costi della scuola, assicurando a tutti il diritto a un’istruzione gratuita!