“Dignità e Umiltà sono i presupposti per la partecipazione di +Europa-Centro Democratico Sardegna alla nuova coalizione di centro sinistra alle prossime elezioni regionali. La nostra Isola va traghettata con decisione verso L’Europa sganciandola da chi, a proprio uso e consumo, la vorrebbe tenere incatenata alla sua storia di isolamento geografico, politico e culturale. +Sardegna in Italia e in Europa è ciò che le nuove generazioni chiedono. I nostri giovani, pur con salde radici, sono già convinti Europei proiettati verso il mondo. Per raggiungere questo obiettivo la politica non può prescindere dal dare priorità alla conoscenza e alla competenza oltre che ad un sostanzioso rinnovamento della sua classe dirigente a partire dalle persone da proporre alla guida di questo processo”, lo afferma in un comunicato stampa Roberto Capelli, di +Europa.
“Non bisogna nascondere che sarà difficile recuperare la fiducia dei Sardi che si sentono traditi, a ragione, da coloro che avevano garantito un nuovo percorso per la nostra regione e che invece hanno consolidato vecchie e logore logiche di potere. Da loro non si può ripartire – prosegue – da anni, noi di Centro Democratico Sardegna, abbiamo preso le distanze dalla politica di questa Giunta Regionale non sostenendo, e non votando, in varie occasioni le sue iniziative legislative ( Sanità, aumento dell’Irpef, marginalizzazione delle zone interne, politica dei trasporti e dell’energia, priorità investimenti infrastrutturali, riorganizzazione amministrativa solo per citarne alcune) contrapponendo sempre le nostre proposte alternative. Tutto alla luce del sole fino all’allontanamento dei nostri rappresentanti dai ruoli esecutivi. Lealmente e coerenti alle nostre idee non abbiamo abbandonato la nostra collocazione politica ma non ci siamo più riconosciuti nella scelta delle persone che avrebbero dovuto rappresentare la comune idea di Sardegna. E’ proprio qui sta l’errore di alcuni: aver perseverato e/o aver speculato per il mero potere e all’occorrenza pronti a cambiare campo. Non si possono rinnegare un’idea di società, valori di equità e giustizia, progetti di sviluppo e di servizi ai cittadini, perché si è sbagliato nella scelta dei delegati a condurre la missione. Non si cambiano i principi e i valori, si chiede umilmente scusa, si sostituiscono le persone che a tutti i livelli hanno fallito nel loro mandato e si ridà la parola ai cittadini per le loro opportune valutazioni”.
“Nuove energie e riconosciute esperienze possono prendere il timone di un centro sinistra innegabilmente alla deriva, supportato dal PD ma guidato da altri. Chiarezza, trasparenza, coerenza e determinazione devono costituire le linee guida per la formazione di una coalizione omogenea e coesa che si candida a guidare la Sardegna. Con chiarezza si dovranno correggere gli errori del recente passato a partire dalla Sanità per finire con il Bilancio e la gestione del rapporto Stato/Regione passando per le politiche del lavoro. Con trasparenza bisognerà cancellare con un colpo di spugna le clientele che, in gran parte, hanno contraddistinto in maniera imbarazzante l’operato di questa giunta, ridando motivazione, dignità e slancio alle tante competenze presenti nel sistema regione secondo una valutazione del merito e non dell’appartenenza – conctinua – con altrettanta trasparenza vanno impostate e fatte le primarie di coalizione per la scelta della candidatura alla Presidenza della Regione e va costruita una coalizione aperta a rivitalizzanti contributi (Autodeterminazione) e recuperi affidabili alleanze a partire da chi per primo è stato emarginato per logiche spartitorie da rigettare ( per esempio Rosso Mori e Rifondazione comunista). Con coerenza e determinazione vanno fatte delle scelte di campo, il nostro è quello del centro sinistra, determinate dalla condivisione di un programma basato su progetti seri e realizzabili che tengano conto delle nostre risorse finanziarie, ambientali e umane. Vanno escluse quindi partecipazioni strumentali e utilitaristiche che in virtù di millantati apporti numerici e filosofeggianti proposte inquinerebbero, così come avvenuto nel recente passato, la qualità, la serietà della proposta politica e la serenità della coalizione”.
“Per non essere tacciato di esprimermi in politichese e non dover essere richiamato a rispettare la chiarezza sopra citata tra i principi cardine, seguendo anche la linea della coerenza ,della trasparenza e con determinazione esprimo una netta pregiudiziale etica, politica ( e personale) ad una coalizione che veda partecipi partiti che ondeggiano tra la destra e la sinistra, tra sovranismo, nazionalismo, indipendentismo e europeismo, che bussano giornalmente alle porte dei partiti nazionali di destra e di sinistra salvo rinnegarli il giorno dopo perché respinti nelle loro presuntuose richieste di ‘guida della regione’, che si insinuano negli altri partiti cercando di minarne la solidità e serenità sollecitando le debolezze umane, che votano, o hanno votato, le proposte di questa giunta regionale e immediatamente dopo se ne sono dissociati, che in costante e solo apparente contrasto con una maggioranza sotto ricatto si tengono stretti i ruoli di potere utili a conquistare il consenso della disperazione e dell’avidità, che in sintesi, per dirla in termini economici, sistematicamente privatizzano gli utili e tendono a socializzare le perdite: per intenderci quel partito che presuntuosamente, inopportunamente, impropriamente e abusivamente si definisce dei sardi (da sardo credo che gli farò causa!?)”, conclude.
Regionali, Lo Monaco (+Europa): “Niente alleanze con M5S e Lega”







