Senza un sito di stoccaggio operativo la Portovesme srl rischia la chiusura a dicembre. A lanciare l’allarme sono i consiglieri di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu e Paolo Truzzu, firmatari di un’interrogazione condivisa da tutti gli esponenti dell’opposizione. Il problema, denunciano, è che “la Regione da tre anni non dà la valutazione di impatto ambientale sulla discarica di Genna Luas”. “Un lasso di tempo enorme – sottolinea Rubiu – che rischia di bruciare 105 milioni di investimenti della Portovesme srl”. Tra l’altro, spiega, “parliamo di rifiuti non pericolosi che prima o poi potrebbero essere riutilizzati”.

Secondo Paolo Truzzu, “la burocrazia regionale si dimostra nuovamente nemica delle imprese”. La capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, si chiede “come si possa mettere in pericolo un’azienda fiore all’occhiello nel panorama delle produzioni industriali”, mentre Michele Cossa (Riformatori) ritiene che “la Regione si debba assumere la responsabilità di decidere, anche per rassicurare la popolazione”.

Paolo Dessì (Psd’Az) parla di “un nuovo fallimento della Regione dopo i mancati finanziamenti del Piano Sulcis, un nuovo schiaffo per un territorio che punta sul comparto industriale”. Sulla stessa linea i sindacati. Enzo Lai, dipendente della Portovesme che fa riferimento alla Cisl, rilancia l’allarme: “una multinazionale che ha investito oltre cento milioni rischia di abbandonare per sempre il Sulcis e la Sardegna”.