Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, chiede l’inserimento del porto tra quelli compresi nel piano strategico della Zes della Sardegna illustrato oggi dalla Giunta Pigliaru. “L’esclusione – denuncia il primo cittadino – rischia di cancellare definitivamente l’unica attività industriale presente nel territorio, quella del sale, attiva nella salina marina che si affaccia sul golfo di Palmas e si estende per 20 chilometri lungo la costa.
Un’industria che produce e dà lavoro, ma il cui futuro produttivo, alla luce della Zes, è più che mai incerto”. Nella Zona economica speciale, infatti, oltre all’ampliamento dell’utilizzo del credito d’imposta, la Regione intende sperimentare anche forme di semplificazione burocratica.
“Il nostro timore – spiega Locci – è che i vantaggi di cui beneficeranno le industrie attive nelle aree ricomprese rischino di produrre distorsioni di mercato in termini di concorrenza. Queste differenze possono creare effetti devastanti, come quello di espellere dal mercato l’attività industriale di Sant’Antioco”. “Se la Regione ritiene che sul territorio antiochense non ci debba più essere alcuna attività industriale, lo dica chiaramente”, attacca il sindaco.