Approda in Aula la Finanziaria 2019 da 8,2 miliardi di euro, l’ultima della legislatura a poco più di due mesi dalle elezioni regionali. “Questa manovra – ha spiegato Franco Sabatini nella relazione di maggioranza – contiene i risultati positivi di cinque anni di lavoro ai quali si aggiungono gli interventi più recenti in materia di artigianato, commercio e famiglie, sempre con la massima attenzione alle fasce deboli della società sarda”. Secondo il presidente della commissione Bilancio “nelle leggi di stabilità approvate in questi anni è evidente il lavoro importante fatto in Consiglio regionale, anche nel recepire le istanze del territorio e trasformarle nei provvedimenti legislativi approvati”.

Sabatini ha ricordato “il Reis, gli interventi in agricoltura, il contratto di Forestas e l’impegno per i lavoratori Ara, il mutuo da 700 milioni per la messa in sicurezza dei territori, Lavoras e l’aumento di spazi finanziari per i Comuni”. Nella relazione di minoranza la capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda ha definito i toni di Sabatini “trionfalistici e fuori luogo”. “La legislatura – ha detto – si chiude lasciando problemi aperti: la vertenza entrate conclusa in modo insufficiente, una continuità territoriale senza risultati e una sanità fuori controllo”. Zedda ha richiamato l’attenzione del Consiglio su alcuni esempi di cattivo uso delle risorse pubbliche.

Il primo “ha riguardato il sistema informativo sanitario (Sisar) che, negli anni, ha prodotto costi complessivi per oltre 140 milioni senza risultati apprezzabili e con procedure discutibili e forse in parte illegittime”. Anche per questo “chiediamo che l’assessore Arru venga al più presto a riferire in Aula perché buona parte della legge Finanziaria riguarda quell’assessorato”. In Aula la discussione generale dovrebbe essere ultimata oggi. Per la presentazione degli emendamenti c’è tempo fino alle 12 di giovedì 6 dicembre mentre l’approvazione finale è in programma entro il 14 dicembre.