La rotta tra Annaba e il Sulcis è a pagamento. Sono almeno 10 i viaggi, pagati tra i 7 e gli 800 euro, documentati dai Carabinieri della Compagnia di Carbonia (Su) che indagavano dal 2015 nell’ambito dell’operazione ‘Arruga’ sull’ipotesi di sfruttamento dell’immigrazione clandestina dall’Algeria alla Sardegna. Sono stati 4 gli arresti eseguiti stamani dai Carabinieri della Compagnia di Carbonia (Su), coordinati dal Capitano Lucio Dilio, che riguardano un algerino residente a Cagliari, nel quartiere della ‘Marina’, Yacine Messadi 45enne, che insieme al tunisino 32enne Nidham Hammouda, organizzava i viaggi dall’Algeria alla Sardegna, e instradava i migranti allo spaccio di eroina e hashish.
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Stamani i due sono stati arrestati dai Carabinieri di Carbonia nel corso dell’operazione ‘Arruga’, in sardo ‘strada’, che ha preso il nome proprio dall’attività di spaccio consumata a Cagliari e che ha portato alla scoperta del collegamento con la mafia nigeriana per il rifornimento di droga dagli ‘ovulatori’ nigeriani, radicati principalmente nella piazza di Sassari.
E’ questo il punto di forza dell’indagine dei Carabinieri di Carbonia, in prima fila nel contrastare gli sbarchi nel Sulcis, che avviò nel 2015 l’allora comandante, il Maggiore Giuseppe Licari. Non erano viaggi organizzati autonomamente, ma organizzati da Cagliari. I migranti, sotto il coordinamento dell’algerino e del tunisino ‘chiamavano’ i migranti, che una volta arrivati nel Sulcis ‘dovevano stare zitti, denunciare età minore’ e una volta arrivati al Cpa di Monastir (Ca) dovevano ‘scappare’. Lui, Yacine Maessadi, ben radicato nel quartiere della ‘Marina’ a Cagliari, avrebbe provveduto al loro sostentamento, ed il riscatto del loro viaggio (800 euro), mettendoli a spacciare hashish, cocaina ed eroina.
Partendo dall’immigrazione clandestina i Carabinieri di Carbonia sono arrivati a scoprire l’attività di traffico di eroina e lo sfruttamento della prostituzione, radicata a Sassari. Sono infatti due le ‘mamane’ arrestate stamani, Sofia Tony (42enne residente a Selargius, Ca) e Bridget Tina Edomwonyi (46enne residente ad Alessandria), la prima a Sassari ed l’altra in PIemonte, entrambe responsabili di tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione.
Sono stati quattro infatti gli ordini di custodia cautelare eseguiti oggi dai Carabinieri, su disposizione della Dda di Cagliari, due a carico dell’algerino e dei tunisino residenti a Cagliari,gli altri due a carico di due ‘mammane’ nigeriane ‘sassaresi’ che si occupavano della ‘sistemazione’ delle donne, maggiorenni e minorenni, da avviare alla prostituzione a Sassari e a Cagliari. Una storia che si intreccia tra i traffici di esseri umani e quello degli stupefacenti che fa capo tra l’Africa e la Sardegna.
Prostituzione, immigrazione clandestina e criminalità: maxi operazione dei Carabinieri in Sardegna







