“Un passaggio storico che cambierà il futuro del settore e che avvierà nuove politiche di governo del comparto con l’obiettivo di garantire l’anello più debole della filiera rappresentato dal mondo dei produttori primari, i pastori”.
Così l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, commenta la firma del ministro Centinaio sull’atto che riconosce ufficialmente l’organismo interprofessionale per il latte ovino sardo, Oilos. “Per la prima volta nella storia moderna delle produzioni lattiero casearie ovine, tutti gli attori più rappresentativi del comparto sardo siederanno a un tavolo ufficiale riconosciuto dal Ministero e proprio a quel tavolo si confronteranno su come intervenire proattivamente nella gestione di produzioni di latte e trasformazione dei suoi derivati – aggiunge – Pastori, trasformatori privati e cooperative decideranno finalmente insieme su come amministrare una media di 300milioni di litri di latte a stagione che vengono da circa 3milioni di ovini allevati in Sardegna. Un’amministrazione che potrà accompagnare la definizione di una forbice giusta sul prezzo del latte pagato ai pastori”.
“Il progetto Oilos – prosegue l’assessore – è un percorso avviato a inizio legislatura e che aveva tagliato un primo grande traguardo a dicembre 2016 con la nascita formale a Oristano, presso una sede notarile. Allora fu presentato uno statuto che fu sottoscritto da decine di rappresentanti di uno dei settori più importanti del tessuto produttivo isolano. Ora, tutti insieme – ha concluso Caria -, avremo la grande responsabilità di agire ed operare da subito per il bene di oltre 10mila aziende ovine, delle loro famiglie e dei tanti lavoratori che operano quotidianamente nell’indotto”.







