“Sono decine le pagine “oscurate” nel corso dell’ultima settimana: dopo quella di Casaggì Firenze – attiva dal 2008 e seguita da 45mila persone – è toccato alla pagina ufficiale di Sergio Ramelli, a quella dell’archivio Lorien, di Aurora Boreale, di Raido, della Decima Balder. Ma, ancora prima, erano state moltissime le pagine di realtà politiche e culturali legalmente costituite a scomparire nel nulla…”. Lo scrive in una nota Facebook Azione Studentesca.

“Alla base dei provvedimenti, operati da Facebook – si legge – non vi sono apparenti motivi: nessuna segnalazione e nessun contenuto specificamente violato. La pagina, di punto in bianco, viene resa “non pubblicata” e risulta invisibile agli utenti del social network. Le pagine colpite, guarda caso, sono tutte afferenti all’area politica della destra italiana. Le stesse, peraltro, erano state schedate dall’Anpi lo scorso anno e portate all’attenzione del Parlamento da Laura Boldrini, che aveva ufficialmente chiesto a Facebook Italia di “prendere provvedimenti e provvedere alla chiusura”. Evidentemente, anche in assenza di serie motivazioni reali, i vertici del social network hanno deciso di dare seguito a tali richieste”.

“Chiediamo, pertanto, un’adeguata risposta politica nelle stesse sedi istituzionali, affinché venga difeso il sacrosanto diritto di espressione di un mondo politico e culturale che opera alla luce del sole e nel pieno rispetto delle regole. Ci rivolgiamo a Giorgia Meloni e Matteo Salvini, affinché rivolgano immediatamente un appello ai delegati italiani di Facebook, al fine di chiarire questo vergognoso comportamento”.