Sta scatenando non poche polemiche la scelta di giocare la finale di Supercoppa Italiana tra Juve e Milan in Arabia Saudita. Numerose sono le prese di posizione da parte di politici, artisti, associazioni pacifiste e comuni cittadini. In più parti d’Italia si stanno organizzando diversi sit in, flash mob per chiedere che la partita, prevista per il prossimo 16 gennaio a Gedda in Arabia Saudita venga annullata.
Sulla questione, attraverso la sua pagina facebook, è intervenuto anche il cantante Piero Pelù:”Abbiamo perso tutti scegliendo di giocare la finale della Supercoppa Italiana in Arabia Saudita, il Paese dei diritti violati. Non solo le donne sono discriminate(proprio nello stadio del match a marchio Italia) ma anche le decine di dissidenti come RAIF BADAWI il blogger che per aver criticato il marcio e la violenza del regime di Ryad è stato condannato a 10 anni di galera e a 1000(mille) frustate”.
“Cosa dire – continua Pelù – della orribile fine del giornalista oppositore saudita JAMAL KHASHOGGI rapito e fatto a pezzi dal « governo » del dittatore Mohamed bin Salman nell’ ambasciata di Istanbul lo scorso ottobre?
Cosa dire delle decine di donne detenute per aver “esultato troppo” nelle strade dopo aver ottenuto il diritto di guidare l’automobile. Cosa aggiungere al fatto che l’Arabia Saudita compra 4 miliardi di armi da noi occidentali( Germania ed Italia in testa) per scaricarle sulle teste del popolo YEMENITA ormai ridotto alla disperazione dal 25 marzo 2015”.
“Gli interessi italiani con Ryad – conclude – sono così intoccabili da calpestare tutti questi diritti umani? Se così fosse il calcio e lo sport italiano si apprestano a fare un clamoroso autogoal in diretta mondiale. Invito i giocatori a disobbedire civilmente e ad esporre maglie e striscioni che inneggino al rispetto dei diritti civili minimi in Arabia Saudita”.







