“Non capisco più nulla di questa vicenda, la nostra era una comunità tranquilla, io ho sempre portato avanti le segnalazioni dei cittadini, non capisco le ragioni di questo gesto”. Così il consigliere comunale di Tuili, Serafino Madau, vittima dell’ennesima intimidazione.
“Mi hanno chiamato stamattina per chiedermi di andare all’ex mattatoio dove c’erano le scritte minacciose – racconta Madau – proprio leggendo la scritta ho scoperto delle fucilate alla mia abitazione. Hanno sparato contro la finestra della camera da letto, ma io non ero in casa”. Il consigliere non riesce ancora a spiegarsi le ragioni del gesto, ma lo collega comunque alla sua attività istituzionale.
“Con il gruppo di minoranza abbiamo affrontato diversi mesi fa una discussione in Consiglio relativa all’approvazione del Dup, il documento unico di programmazione – sottolinea Madau – e abbiamo chiesto chiarimenti su due immobili, visto che per uno si segnalava che non era gestito, ma a noi risultava il contrario. Adesso quell’immobile è stato acquistato. Per il resto come gruppo di minoranza ci siamo occupati di tante cose, rispondendo alle richieste e rimostranze”.







