Si riapre la partita della Brexit: l’accordo sul divorzio dall’Ue raggiunto a novembre dalla premier Tory, Theresa May, con Bruxelles è stato bocciato ieri sera dalla Camera dei Comunibritannica con 432 no contro 202 sì. La ratifica è stata negata con uno scarto di 230 voti, molto pesante per il governo. Il leader laburista Jeremy Corbyn ha presentato una mozione di sfiducia al governo Tory. Ma, al di là della questione della permanenza della May alla guida del governo, l’incognita maggiore è cosa può accadere ora a partire dal possibile ‘no deal’, l’uscita senza accordo dall’Europa. U
na possibilità con la quale anche l’Ue si misura questa mattina nella Plenaria a Strasburgo. “A dieci settimane” dal 29 marzo, “non è mai stato così elevato il rischio del no deal” – dice il capo negoziatore Ue Michel Barnier nel dibattito in aula a Strasburgo dopo il voto di ieri nella Camera dei Comuni. “Adesso nessuno scenario può essere escluso, in particolare quello che abbiamo sempre voluto evitare: l’uscita” del Regno Unito “senza accordo”. Mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel fa un appello: “Abbiamo ancora tempo per trattare ma adesso la premier britannica deve fare una proposta“.







