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“Siamo pronti ad agire se il Governo continuerà a far finta di niente. Insieme ai nostri legali abbiamo individuato le due strade da seguire, in contemporanea. Un Giudizio di ottemperanza presso la Corte stessa, una procedura innovativa che potrebbe portare alla nomina di un commissario ad acta che sostituisca il Governo inadempiente, e un ricorso al giudice civile per ottenere i nostri 285 milioni attraverso un atto ingiuntivo al Governo. A questo punto, dopo una sentenza della Consulta che non lascia alcun dubbio, siamo pronti a tutto”. Lo dichiara l’assessore del Bilancio e vice presidente della Giunta, Raffaele Paci.

“Abbiamo provato in tutti i modi a farci ascoltare, a chiedere incontri, a spiegare che la situazione è diventata insostenibile. E abbiamo detto tante volte – prosegue Paci – che la Sardegna è sicuramente dalla parte della ragione, perché subisce un prelievo forzoso e ingiustificato, non inquadrato da criteri e regole oggettivi, e non giustificato da un contesto economico problematico, cosa che la Corte Costituzionale ha, con forza, detto in questa sentenza. Il Governo per anni ha fatto finta di niente con Renzi e Gentiloni, e sta continuando a farlo con CinqueStelle e Leghisti. Col precedente Governo abbiamo fatto tanti incontri a Roma nel 2017 e non ci hanno fatto neanche una sola proposta concreta, al Governo Conte abbiamo mandato sette lettere e ci hanno praticamente ignorato. Un atteggiamento davvero inqualificabile, che dopo questa sentenza così chiara e netta, che non lascia alcuno spazio a dubbi o interpretazioni, non è più accettabile”, conclude Paci.