Il turismo nel Nuorese e in Ogliastra si è arricchito di un importante progetto: quello di Sardinia East Land inserito all’interno del Piano strategico Visit Nuorese, all’interno a sua volta del Piano di Rilancio del Nuorese per cui la Regione ha messo sul piatto 55 milioni di euro.

Per Visit Nuorese, la Giunta Pigliaru ha già trasferito alla
Provincia di Nuoro 820mila euro e il progetto nasce e si
sviluppa con due parole d’ordine: destagionalizzazione e turismo
nelle zone interne. Oggi a Nuoro, a meno di un mese dalla
scadenza del mandato istituzionale, il presidente della Regione
Francesco Pigliaru – insieme agli assessori Filippo Spanu,
Barbara Argiolas, Giuseppe Dessena e Edoardo Balzarini – ha
presentato quello che è stato definito più volte come un
“progetto pilota” da prendere come modello. “Abbiamo avuto il
coraggio di fare delle scelte con dei progetti su cui abbiamo
investito risorse e anni di lavoro – ha detto Pigliaru – e sono
convinto che questo faccia la differenza con una politica che
stanzia risorse immediatamente spendibili per cercare facile
consenso. Una differenza che si vedrà nel tempo”.

Nell’incontro nella sede della Provincia presieduto dal
commissario dell’ente Costantino Tidu e alla presenza di
numerosi amministratori, è stato presentato il portale web del
Piano di Rilancio e si è proceduto alla sottoscrizione di alcune
convenzioni necessarie ai fini dell’attuazione degli interventi.
“Stiamo realizzando – ha detto l’assessore degli Affari Generali
Filippo Spanu – progetti nati nel territorio e questo è
l’aspetto più significativo del Piano di Rilancio del Nuorese.

E’ importante continuare a lavorare in questo modo con la
Provincia e con gli amministratori locali che stanno offrendo un
grande contributo. Il portale del Piano è online con dati
informazioni che riguardano i contenuti e le finalità, i vari
progetti e le notizie che riguardano l’attuazione”.

Ad entrare nel dettaglio del progetto per il turismo è stato
il responsabile di Sardinia East Land Giuseppe Giacardi.
“Abbiamo fatto un enorme lavoro per ascoltare tutti i sindaci
del territorio, le imprese, i responsabili del siti culturali e
abbiamo cercato di far dialogare il pubblico con il privato.
Cercheremo di mettere a sistema tutto quello che c’è in questo
territorio per poterlo vendere. Un progetto che ci consentirà di
creare 1.500 posti di lavoro qualificati da qui al 2021”.