In una nota, in relazione ad un articolo apparso nei giorni scorsi, sul processo che riguarda la messa in opera della fibra ottica in Sardegna, la società in house del Ministero dello Sviluppo economico Infratel ha voluto precisare alcuni aspetti che riguardano il ruolo che ha avuto sulla face processuale in corso.
“La società Infratel è parte civile del procedimento che fa riferimento ad una presunta truffa ai ns danni (peraltro da noi denunciata) effettuata da un nostro ex dipendente, Nicola Tenaglia, successivamente licenziato per fatti accaduti dal 2008 al 2011″, afferma la nota inviata dalla società.
“Il titolo dell’articolo tende a confondere il nostro ruolo, non è infatti Infratel sotto la lente della procura, ma Infratel è parte lesa nel procedimento e per precisione il ruolo nella società di Salvatore Lombardo è di Direttore Generale e non anche di Amministratore delegato, il quale non era assente al procedimento in quanto il tribunale lo ha avvisato il giorno prima che l’udienza che sarebbe saltata per assenza di un giudice”, prosegue la nota.
“In merito alla dichiarazione dell’art. :” meccanismi “sospetti” che hanno portato, secondo quanto sostiene l’accusa, ad effettuare “lavori gonfiati”, facendo risultare costi più elevati rispetto a quelli previsti nel capitolato d’appalto” occorre precisare che oggetto di contestazione è l’assenza di lavorazioni (specialmente ripristini) che sono state contabilizzate e pagate da Infratel, ma che invece non sono stati realizzati come sembrerebbe dalla perizia tecnica disposta dal tribunale”, “Non si può estendere il risultato della perizia a tutti i lavori in quanto i controlli effettuati da Infratel negli altri cantieri non hanno evidenziato alcuna criticità”, affermano i dirigenti della società.
Sempre secondo la Infratel, “Non risultano ulteriori inchieste che riguardano l’azienda in tutta Italia come l’articolo sembrerebbe intendere, ne tanto meno ci sono lavori commissionati in Sicilia o a Catania. Il tentativo di associare questa vicenda ad altre vicende mafiose appare piuttosto pretestuoso”… “Infratel non si occupa di tutti cantieri sulla fibra ottica in Italia, ma solo (direttamente o indirettamente nel caso di gara vinta da un concessionario, nel nostro caso i 3 bandi sono stati vinti da Open Fiber) di quelli nelle zone cosiddette “bianche” ovvero a fallimento di mercato e per questo Infratel opera con fondi europei proprio per portare la fibra dove le aziende private non avrebbero interesse a fare investimenti”, conclude la nota.







