“Si ripete Puntuale come un orologio svizzero un tragicomico rituale: azienda, politici di turno, rappresentanti di alcun sindacati si danno convegno per essere ricevuti in prefettura e magari firmare un nuovo accordo che, tanto si sa, verrà disatteso dopo”, affermano in una nota i rappresentanti dell’Usb.
“Pellegrinaggio che potrebbe essere definito comico, se dietro non si nascondesse il dramma di decine di famiglia in attesa dell”‘agognato e sudatissimo stipendio”… ” ancora una volta a ricoprire il rischio di impresa vengono chiamati i dipendenti e le loro famiglie, quelle che non possono onorare le bollette, i mutui e il quotidiano familiare”, incalza l’ Usb.
“Gli stessi dipendenti che avevano visto un barlume di speranza nella costituenda nuova società – Sas Domus – , gli stessi che non vogliono abbandonare questo lavoro, non vogliono licenziarsi, che credono che chi lavora con denaro pubblico deve essere in grado di farlo rispettando leggi e contratti, pagando regolarmente dipendenti, consulenti, utenze e fornitori”, prosegue la nota Usb.
“Essi sperano e malgrado tutte le apparenze, che la nuova Giunta appena insediata, prenda atto della situazionea e non affossi – Sas Domus”…” chiediamo che i dipendenti ricevono le mensilità arretrate, attraverso un piano di rientro, nei tempi più brevi possibili e che possano lavorare con serenità perché questa è la precondizione per garantire le cure e le attenzioni che i pazienti meritano di ricevere”, conclude la nota dell’Usb.







