Rallenta il Cagliari di Rolando Maran dopo due vittorie consecutive e il cambio di rotta in trasferta.
Ma con la Juventus è così, la prima in classifica non lascia spazi e non solo al Cagliari.
Una partita iniziata con i toni giusti, con diverse iniziative da parte della società, tra cui la più emozionante ed importante l’omaggio della squadra a Daniele Atzori, il tifoso rossoblù morto alla Sardegna Arena in occasione di Cagliari- Fiorentina. Ceppitelli, Barella e il presidente Giulini hanno portato dei fiori rossoblù in curva sud nel posto, che ora porta il suo nome, da sempre occupato da Daniele: un lungo applauso in tutti i settori ha accompagnato questo momento.
Alle 21:00 inizia il match, una Juve aggressiva, combattiva che non lascia spazi, davanti ad un Cagliari sottotono, quasi intimorito dalla “Vecchia signora”.
La squadra di Maran alla Sardegna Arena ha perso quasi tutti i duelli individuali. Ma anche tatticamente non è riuscita mai a trovare soluzioni spazio e soluzioni di fronte ai cinque di centrocampo avversari. Ben aiutati dai due d’attacco che facevano pressing sulla difesa.
E questo ha condizionato fin da subito il gioco dei rossoblu. E l’imprecisione di Ceppitelli o Cigarini è legata soprattutto al fatto che davanti a loro quella maglia grigia degli avversari sembrava un muro di uomini, insuperabile. Difficile passare al centro, spesso l’unica soluzione è stata appoggiare la palla sugli esterni. Che però non potevano salire troppo. E finivano per lanciare in mezzo da troppo lontano. Con Pavoletti e Joao Pedro stretti tra Caceres, Bonucci e Chiellini. E non è questione di giocatori: con la Juve sistemata così anche Pellegrini e Cacciatore, ieri lasciati fuori per Srna e Lykogiannis, avrebbero potuto fare poco.
Ora sguardo alla Spal, che arriverà domenica 7 aprile alla Sardegna Arena: una partita chiave per la lotta salvezza, dove il Cagliari delle scorse partite non dovrebbe avere problemi a regnare nel proprio campo.
di Francesca Melis







