“Con rabbia andiamoci a prendere quel decimo posto che anche stasera abbiamo dimostrato di meritare”. È il commento su Twitter del presidente del Cagliari Tommaso Giulini dopo l’episodio – il rigore assegnato dopo il Var – all’ultimo minuto della sfida con il Napoli. La società aveva già preso posizione a caldo in maniera netta con il ds Marcello Carli. La tesi sostenuta dal club è in sintesi questa: come si fa a concedere un rigore se il dubbio, anche dopo la consultazione delle immagini, rimane? Rabbia anche dei tifosi.
“Chiediamo rispetto per il Cagliari – si legge in un commento social tra i più soft – basta ingiustizie”. Inevitabili le schermaglie da tastiera, con scambi di insulti, con qualche tifoso napoletano. Qualcuno è categorico: “Ho chiuso con il calcio”. Una sconfitta amara. Con finale infuocato. Alla fine sono stati allontanati per proteste anche l’allenatore Rolando Maran e il centrocampista Ionita. Il Cagliari si era illuso con il gol del provvisorio vantaggio dell’ex Pavoletti. Perché a quel punto i rossoblù sarebbero stati non solo salvi matematicamente, ma anche da soli al decimo posto. Poi però la squadra si è fatta schiacciare troppo.
E sono arrivate prima le occasioni e poi i gol del Napoli. L’ultimo – quello decisivo – in Sardegna non lo ha digerito nessuno. Per quanto riguarda la distanza dalla terzultima il Cagliari a questo punto è a +8 dall’Empoli a tre giornata dal termine. E rimane, se non aritmeticamente, almeno virtualmente al sicuro. Permanenza in A rimandata forse di una settimana: il Cagliari è certo di salvarsi se batte la Lazio o se l’Empoli pareggia. Ieri ci sono state anche delle cose belle: su tutte l’assist di tacco di Barella per il gol di Pavoletti. E la rete del bomber di Livorno, ora a quota 13 nella classifica marcatori.