Due anni con la condizionale. Sono i termini del patteggiamento che oggi chiuderà la vicenda del tentativo di corruzione per il quale è accusato l’imprenditore oristanese Gianni Garau, 59 anni, originario di Tonara. Secondo l’accusa, Garau avrebbe tentato di corrompere il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Oristano Giuseppe Pinna per convincerlo a dare il via libera a una grossa lottizzazione alla periferia sud della città.

I termini del patteggiamento sono stati formalizzati dal pubblico ministero Marco De Crescenzo e dai difensori di Garau, gli avvocati Pietro Pittalis e Gianfranco Siuni. La lettura del dispositivo da parte del giudice dell’udienza preliminare Silvia Palmas è prevista per le 13. I fatti risalgono al mese di luglio dello scorso anno, quando Garau regalò al dirigente del Comune una confezione di prodotti tipici di Tonara invitandola ad aprirla quando sarebbe tornato a casa.

Nella scatola oltre a una bottiglia di vino e una confezione di torrone, c’erano però anche 4.250 euro in contanti. L’ingegner Pinna lo scoprì solo quando aprì il pacco e a quel punto portò subito tutto il contenuto in Questura denunciando il tentativo di corruzione. Al termine di una lunga serie di accertamenti, l’inchiesta si concluse lo scorso 23 marzo con il provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari dell’imprenditore.