“Un gesto assurdo totalmente inaspettato, ma io non mi arrendo, andrò avanti, la democrazia non può finire con questi atti altrimenti vivremmo nella giungla”. Lo ha detto all’ ANSA il sindaco di Cardedu Matteo Piras dopo l’attentato che stanotte ha distrutto la sua auto.

“Il modo per farmi conoscere le problematiche sarebbe dovuto essere un altro: venire a dirmelo a voce, in maniera civile – aggiunge – Vivo in mezzo ai miei concittadini, mi avrebbero potuto fermare anche per strada: avremmo chiarito in questo modo”. Matteo Piras 40 anni, ingegnere, una compagna e un figlio è stato eletto 3 anni fa con una lista civica, unico candidato del paese.

“Non so davvero cosa pensare, so solo che stiamo lavorando duramente – ha proseguito – stiamo portando a compimento il piano urbanistico comunale che sarà pronto tra un mese. Sono in atto i lavori fermi dal 1951 dopo l’alluvione di Gairo. Davvero non so cosa pensare, so solo che è un atto gravissimo e lavorare in questi paesi sta diventando difficile”.

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