C’è il rischio che, una volta approvata, la variazione di bilancio per l’avvio delle attività del Mater Olbia venga impugnato dal Governo. Il disegno di legge è approdato oggi in Consiglio regionale ed è in corso la discussione generale, mentre il via libera dovrebbe arrivare nel primo pomeriggio. A porre la questione è stato il relatore di minoranza, il vicepresidente della commissione Bilancio Cesare Moriconi (Pd).
“Il Parlamento ha autorizzato la Regione Sardegna, in via sperimentale e per tre anni a partire dal 2019, ad estendere sino al 20% il tetto di incidenza della spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie specialistiche ambulatoriali ed ospedaliere da privati. Ciò – ha ricordato Moriconi – al fine di favorire gli investimenti per la realizzazione del Mater Olbia”. Tetto stimato intorno ai 164 milioni. Il 20% ammonterebbe intorno ai 32,7 milioni, cifra ben inferiore rispetto ai 60,6 milioni di euro annui, di cui all’accordo con la Qatar Foundation Endowment e alla proposta di variazione di bilancio al Consiglio regionale.
Insomma, “una parte di quelle somme potrebbero non essere considerate in deroga”. La stessa deroga definita nel protocollo stipulato nel 2014 dalla presidenza del Consiglio dei ministri con Regione e Qatar impegnandosi a offrire pieno sostegno e favorire tutte le azioni e le misure necessarie e utili per la realizzazione del progetto. Quindi, in presenza di uno sforamento dei limiti di spesa sull’acquisto delle prestazioni sanitarie da privati, il Governo potrebbe impugnare il provvedimento.







