Protesta dei residenti contro la presenza del campo rom a Ponti Pizzinnu, alla periferia di Porto Torres.
Gli abitanti della zona, insieme con i dirigenti locali del Psd’Az, hanno manifestato tutto il loro disappunto per un campo di sposta diventato una discarica. Hanno chiesto al Comune di intervenire, prima per rimuovere i rifiuti e rendere la zona vivibile e chiudere definitivamente il campo, dove risiedono ancora cinque famiglie, una ventina di persone. “Porto Torres non merita questa situazione di degrado e inquinamento – dice il sardista Bastianino Spanu – Non è una questione di razzismo, bisogna rispristinare una condizione ambientale sostenibile. Abbiamo denunciato questa situazione a maggio, ma ancora non è stato fatto nulla”.
All’interno del campo i rifiuti sono ovunque, comprese carcasse di auto e carbonizzate. E anche i rom vorrebbero andare via: “Non è facile per noi trovare una casa – dice uno dei capifamiglia – Se ci danno i soldi noi troviamo una casa e il problema è risolto”. La risposta alle proteste arriva dall’assessora alle Politiche sociali, Rossella Nuvoli:
“L’amministrazione comunale ha portato avanti per tre anni tutto l’iter per lo sgombero e la chiusura definitiva del campo e delle abitazioni occupate abusivamente dalle famiglie rom. Abbiamo ottenuto i fondi dalla precedente amministrazione regionale e sono in corso le trattative con agenzie immobiliari e privati. Non comprendo – attacca – in questa fase, la provocazione di questa forza politica che rischia solo di mettere a repentaglio la sicurezza e l’incolumità delle famiglie rom nelle quali risiedono anche diversi minori. Mi auguro che dopo lo sgombero la nuova amministrazione regionale si impegni concretamente, trasferendoci risorse per la bonifica dell’area”.