“Nel vasto panorama di manifestazioni di spettacolo e cultura che la Sardegna offre ai suoi residenti e ai visitatori, molte delle quali in base al bando sulla legge 7 del 1955 chiedono il contributo regionale, spicca il consueto Festival dell’Ipocrisia allestito, puntualmente, dagli esponenti del centrosinistra. Le edizioni passate, messe in scena quando l’attuale opposizione era al governo, prevedevano una dotazione finanziaria insufficiente a soddisfare le richieste, con il ricorso sistematico all’adeguamento del bilancio di previsione per aumentare i fondi. Un artificio legittimo ma discutibile, che i nostri predecessori avranno certamente utilizzato in buona fede, ma che, a voler essere maligni, potrebbe anche servire per attribuirsi, in caso di necessità, una riserva finanziaria da destinare a soggetti esclusi per ‘ripescare’ arbitrariamente anche coloro che mancano dei requisiti”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula.

“Se è vero, come dice l’assessore che ha preceduto Chessa, che il bando 2018 aveva una dotazione finanziaria di circa 6 milioni che furono portati a 10 attingendo in corso d’opera da altri capitoli – osserva Mula – per quale misterioso motivo il successivo bando fu invece modulato con le cifre ristrette con le quali ci è stato consegnato, e non con i 10 milioni che erano stati effettivamente erogati? Dobbiamo dunque ritenere che il metodo attuato in passato prevedesse già in partenza che l’assessore di turno si riservasse la facoltà di ‘sbirciare’ nell’elenco degli esclusi per decidere arbitrariamente se fosse il caso di ripescarne qualcuno, o uno solo, o molti? Ci pare una domanda più che legittima – prosegue l’esponente sardista – anche alla luce del ritrovamento di 417 domande rimaste misteriosamente inevase, pur essendo approvate, e dimenticate nei cassetti del precedente assessore. Al quale chiediamo anche rispettosamente se non trovi di cattivo gusto la pubblicazione di un bando proprio nei giorni di apertura della campagna elettorale. Sono quesiti che porremo agli autorevoli e inflessibili esponenti del centrosinistra in occasione del dibattito di martedì nell’aula del Consiglio Regionale, insieme ad altri quesiti che crediamo possano interessare tutti i sardi, e in modo particolare quei soggetti meno fortunati che negli ultimi 5 anni sono rimasti sempre esclusi dalle generose erogazioni di denaro pubblico”.