“Cagliari è la città più bella del mondo”, ha scandito il sindaco parlando e con lui il suo assessore. “È intenzione di questa Amministrazione comunale – hanno spiegato – farla crescere ancora di più dal punto di vista turistico. In maniera sostenibile e responsabile per soddisfare e proteggere da un lato i bisogni dei viaggiatori, del territorio e della cultura, dall’altro migliorare le opportunità per il futuro, sopratutto per ciò che concerne i giovani”.
Per Sorgia “uno dei problemi del turismo è la sua elevata concentrazione in alta stagione. Ciò comporta la congestione dei trasporti e dei servizi di accoglienza, nonché il degrado dell’ambiente naturale”. Perciò “occorre destagionalizzare, in modo da migliorare l’utilizzo delle risorse finanziarie e umane. Dodici mesi all’anno e non soltanto nei tre o quattro mesi d’alta stagione”.
Gli elementi di attrattività che Cagliari e la Sardegna possono offrire agli itinerari turistici giapponesi sono tanti: dal patrimonio ambientale a quello cultura, a quello dell’enogastronomia.
“Anche noi siamo un’isola e con la Sardegna abbiamo molte cose in comune”, ha detto Tomikawa ribadendo la necessità di adottare un nuovo modello di turismo improntato sui valori della sostenibilità.