Un’eccezione sollevata dalla difesa ha fatto saltare l’inizio del processo, in calendario stamattina davanti ai giudici del Tribunale di Oristano, nei confronti degli ex sindaci di Borore e di Noragugume, Salvatore Ghisu e Michele Corda, e di altri undici imputati accusati a vario titolo di corruzione, peculato, turbativa d’asta e falso ideologico nell’ambito dell’inchiesta su un presunto sistema di condizionamento degli appalti nel Marghine e nell’Alto Oristanese, ribattezzata Sindacopoli.
Uno dei difensori ha riproposto il problema dell’incompetenza a giudicare del Tribunale oristanese, sostenendo che il reato più grave, quello di corruzione riguardante gli appalti per un lotto della statale Sassari-Olbia, sia stato commesso altrove.
L’avvocato ha indicato la magistratura di Roma oppure in Sardegna Sassari, Tempio Pausania e Lanusei. Il collegio – presidente Altieri, a latere Fulgheri e Mascia – sentito il parere contrario del pubblico ministero, si è riservato di decidere e ha rinviato l’udienza all’11 febbraio prossimo.







