“Ancora un Giudice che dichiara l’illegittimità dei conguagli regolatori. Questa volta è la Corte d’Appello di Cagliari. E adesso che dirà il management di Abbanoa? Confidiamo che Egas e il Presidente Solinas intervengano con determinazione per impedire la prosecuzione delle vessazioni e delle aggressioni dei sardi da parte del gestore idrico.” Queste sono le considerazioni fatte dall’ex sindaco di Alghero ed ex consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde, a commento della sentenza della Corte d’appello di Cagliari che, dopo quelle dei Tribunali di Sassari e Nuoro dello scorso anno e quella recentissima del Tribunale di Oristano ha dichiarato l’illegittimità delle richieste dei conguagli regolatori retroattivi relativi al periodo 2005-2011.
“Abbanoa” si legge nel comunicato stampa di Tedde “tenta di aggirare la prescrizione quinquennale già maturata. Si evidenzia come la Corte d’Appello di Sassari abbia anche confermato la condanna di Abbanoa al rimborso dei conguagli già corrisposti e al pagamento di pesanti spese legali”.
“E’ la conferma della correttezza delle nostre tesi che stavano alla base della mozione 238 del 2016 che censurava i conguagli regolatori e la gestione del servizio idrico integrato da parte di Abbanoa. Mozione – sottolinea con amarezza l’ex Consigliere Regionale di Forza Italia – purtroppo respinta dal Consiglio regionale a trazione centrosinistra. La Corte d’Appello di Cagliari ha nuovamente confermato la bontà delle nostre valutazioni politiche e giuridiche che vedevano nei conguagli una modifica unilaterale ex post del contratto di somministrazione e una inammissibile integrazione della tariffa fatta a posteriori su consumi già effettuati” che, secondo Tedde, “viola i principi della tutela della tutela del legittimo affidamento e della buona fede nell’esecuzione del contratto”.
“Ora ci aspettiamo che all’assemblea degli azionisti di Abbanoa che si terrà il 9 dicembre con la partecipazione del Presidente della Regione Solinas vengano assunte le necessarie valutazioni e determinazioni su una governance che si è caratterizzata solo per errori marchiani” chiude Tedde.







