“I veleni Industriali presenti nel suolo e nelle falde acquifere persistono, contaminando alimenti locali e il nostro sangue”, con queste parole inizia il comunicato che preannuncia un sit-in a Portovesme sui temi ambientali.
“Continua la farsa dell’impegno sottoscritto tra Aziende, Ministero e governo regionale, dove ogni industria presente a Portovesme, avrebbe dovuto fare la propria parte attivandosi per la messa in sicurezza delle falde e suolo di sua competenza. Non hanno proceduto, non assumendosi propria responabilita’ con gli interventi stabiliti”… “Riteniamo necessario ritrovarci Domenica 22 Dicembre alle ore 11 nella strada interna consortile che si affaccia sulla nuova banchina, dietro l’Enel, fronte mare, dove nei terreni poi finiti sotto sequestro giudiziario, si scopri’, secondo l’accusa al processo, l’interramento di bidoni e rifiuti industriali pericolosi, che continuano a percolare nel sottosuolo e nelle acque marine”, prosegue la nota di Lidia Frailis di DonneAmbiente Sardegna.