I carabinieri della compagnia Roma Casilina sta eseguendo nelle province di Roma, Napoli, Siracusa e Cagliari un’ordinanza, emessa dal gip di Roma su richiesta della Procura, che dispone misure cautelari a carico di 14 indagati (11 arrestati e 3 sottoposti all’obbligo di presentazione in caserma), ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, ricettazione, possesso e fabbricazione di documenti falsi e sostituzione di persona.

È accusato di tentata truffa per aver cercato di incassare, con alcuni complici arrivati dalla Penisola, due vaglia postali per 163mila euro e 135mila euro contraffati. C’è anche un cagliaritano tra i 14 indagati dai carabinieri della Compagnia di Roma Casilina nell’abito dell’inchiesta su una serie di truffe ai danni dello stato. Ai domiciliari, con l’accusa di tentata truffa, è finito Antonio Pietro Giovanni Cannas, 61 anni di Cagliari.

L’uomo si era trasferito a Monastir e aveva fatto perdere le sue tracce, ma i carabinieri lo hanno individuato. È attualmente ricoverato in un ospedale cittadino. Secondo l’accusa, avrebbe fornito il supporto logistico ad alcuni membri dell’organizzazione criminale – sette dei 14 indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, ricettazione, possesso e fabbricazione di documenti falsi e sostituzione di persona – venuti in Sardegna nel 2018 per incassare due vaglia postali falsificati per quasi 300mila euro. Truffa bloccata tempestivamente dai carabinieri prima che i vaglia venissero incassati.