“Something happened on the Way to heaven” è la prima mostra personale in Europa e sarà ospitata dal Man di Nuoro. L’artista di arte contemporanea africana Kiluanji Kia Henda, 41enne di Luana, in Angola, racconterà l’Angola dell’occupazione portoghese e della guerra fredda, ma anche la nostra isola con le sue stratificazioni storiche, vista con gli occhi di un africano subsahariano, attraverso installazioni, opere scultoree e foto.
La mostra, curata dal direttore del Man Luigi Fassi e coprodotta dallo stesso Man, in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Comission e Luma Foundation di Arles aprirà i battenti venerdì 31 gennaio e sarà visitabile fino al 1 marzo.
“Il progetto ripropone una modalità di invito-residenza già sperimentato lo scorso anno con l’artista franco-ivoriano Xavier Gbré e prosegue una linea di ricerca avviata dal Man. L’obiettivo è quello di valorizzare il ruolo della Sardegna come territorio di ricerca per artisti internazionali e di continuare a pensare l’Isola come crocevia di idee nel Mediterraneo”, racconta Fassi.
L’evento si articola nei due piani del museo: la prima esposizione si tiene al piano terra e racconta la devastazione del territorio durante la guerra fredda: murales scrostati, rovine di auto e case, geografie sociali instabili testimoni delle trasformazioni che attraversano i continenti dell’Africa e dell’Europa attraverso un flash-back di immagini realizzate dall’artista nel 2006 a Luanda.
Saranno invece protagoniste del terzo piano le bellezze paesaggistiche della Sardegna fotografate dall’artista durante il suo soggiorno nell’isola, che si mescolano con le tracce archittetoniche della guerra fredda e delle basi militari, immagini che raccontano il dramma delle radiazioni del salto di Quirra, la bellezza di La Maddalena vista attraverso un vetro crivellato dai proiettili.