Destano grande paura i nuovi dati sull’epidemia di coronavirus in Cina: superata quota 14.300 contagi a livello nazionale. La Commissione nazionale per la salute ha anche aggiornato il dato sui decessi, saliti a 304 e tutti nella provincia di Hubei, ma è stata registrata anche la prima vittima fuori dalla Cina, nelle Filippine: si tratta di un uomo di di 44 anni, morto sabato 1 febbraio.
L’Italia mette in campo il piano governativo contro la diffusione del super virus cinese: rimpatri, da lunedì 3 febbraio, dei turisti cinesi rimasti bloccati dopo lo stop dei collegamenti, controllo sanitari anche nei porti oltre che negli aeroporti (in questi ultimi saranno utilizzati i termoscanner per le verifiche mediche dei passeggeri che arrivano dalla Cina non con voli diretti), meno restrizioni per le merci e nessuna chiusura delle frontiere.
L’allarme pandemia tocca anche il settore scolastico: il Miur, a seguito di una richiesta di indicazione da parte dei presidi, ha dato il via libera, con una circolare del ministero della Salute, alla frequentazione delle lezioni da parte degli studenti che erano stati recentemente in Cina e che non presentano sintomi compatibili con quelli causati dal coronavirus.







