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Primo decesso causato dal coronavirus a Hong Kong: secondo le prime informazioni, si tratterebbe di un uomo di 39 anni, residente a Whampoa Gardens, che si era recato lo scorso 21 gennaio a Wuhan, per poi fare rientro a casa da Changahanan due giorni dopo.

La triste notizia arriva proprio nel bel mezzo delle proteste del personale medico che lunedì 3 febbraio ha dato il via a uno sciopero di 5 giorni contro la decisione del governo locale di non chiudere la frontiera con la Cina per contenere l’epidemia.

La malattia non si ferma e colpisce anche il Giappone, dove 3.711 persone sono rimaste bloccate a bordo della nave da crociera Diamond Princess della Carnival Japan, nella baia di Yokohama, in quarantena, a seguito dello sbarco di un passeggero proprio a Hong Kong, risultato positivo al virus.

Altre otto persone però, a bordo del natante, hanno già manifestato sintomi di contagio e febbre. Lo ha detto il portavoce del governo giapponese Yoshihide Suga. Sulla nave è salito personale sanitario che sta effettuando controlli sui 2.666 passeggeri e 1.045 membri dell’equipaggio.

Nella tragedia c’è anche una buona notizia: il ragazzo italiano di 17 anni, rimasto bloccato a Wuhan perchè presentava sintomi influenzali come la febbre, non è risultato positivo al virus, come dichiarato da fonti della Farnesina.