“La informo che da troppo tempo è diventato praticamente impossibile sottoporsi ad un esame di per sé semplicissimo, il cui nome è ‘campo visivo binoculare secondo la metodica di Zingirian-Gandolfo'”, comincia così la lettera inviata all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu dalla sezione sassarese dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti circa l’impossibilità, da parte di tutti coloro che soffrono di simili patologie oculistiche, di eseguire esami medici specifici e accertamento delle disabilità.
“Questo esame si effettua su un macchinario usato dagli oculisti, conosciuto come Perimetro, strumento all’avanguardia in dotazione nel servizio sanitario del nostro territorio, ma non può essere utilizzato nello specifico per tale metodica essendo sprovvisto dell’aggiornamento che permette l’effettuazione del controllo del campo visivo con il sistema Zingirian-Gandolfo, reso ormai obbligatorio per l’accertamento della cecità civile”, prosegue la missiva.
“A questa disfunzione già di per sé grave, dobbiamo aggiungere la mancata costituzione delle commissioni medico sanitarie per l’accertamento delle disabilità visive. Tale inadempienza impedisce l’ottenimento di tutti quei benefici previsti dalla normativa vigente, gettando sconforto e creando ulteriori disagi alle persone e alle famiglie che affrontano irreversibilmente il dramma del disagio e del mancato sostegno alla disabilità”, e conclude.







