Il videoclip musicale del talentuoso gruppo italiano heavy metal demenziale “Nanowar of Steel”, ormai noto a livello internazionale, dal titolo “Inno di Feudalesimo e Libertà”, girato interamente nel capoluogo sardo e la cui regia è del cagliaritano Marco Oppo, ha superato il milione di visualizzazioni su youtube.
Un numero che, se si contassero anche i “video cloni” non ufficiali, sarebbe quasi il doppio. Si tratta di un importante traguardo per un lavoro girato interamente a Cagliari da una troupe locale.
Il brano è l’inno ufficiale del gruppo satirico, o meglio, partito politico satirico “Feudalesimo e Libertà”, che ha come missione quella di “Ripristinare il divino disegno feudale in Italia e in Europa”. Conta centinaia di migliaia di “sodali” ed è da diversi anni una delle realtà più divertenti, originali e intelligenti nel panorama social, editoriale, con riconoscimenti in tutta Italia e grande attenzione di stampa e tv nazionali.
Tornando al videoclip, realizzato anche con il supporto del CELCAM, il regista Marco Oppo afferma: “sono e siamo soddisfattissimi di questo traguardo. È il risultato di un lavoro svolto con professionalità, una seria programmazione, tanto impegno, idee originali e una squadra straordinaria che ringrazio e che trovate interagralmente negli stravaganti titoli di coda, da leggere assolutamente. Il montaggio del superlativo Andrea Lotta ha messo perfettamente a punto ciò che ci si prefiggeva. L’obiettivo era quello di andare oltre la satira, oltre l’ironia, oltre il ‘grottesco’ e, paradossalmente, avvicinarci il più possibile alla realtà dei nostri tempi. Se il risultato è questo, credo abbiamo tutti fatto centro”.
Marco Oppo, tra gli altri, ha collaborato con il CELCAM, Antioco Floris, Salvatore Mereu, Enrico Pau, Marco Antonio Pani; da diversi anni è stretto collaboratore di Giovanni Coda, col quale ha lavorato a coproduzioni filmiche internazionali (l’ultima in fase di produzione è “Histoire d’une larme”) che hanno ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti in tutto il mondo, affrontando tematiche sociali complesse come bullismo, disabilità e sessualità, terrorismo internazionale, fine vita e confrontandosi con realtà produttivo/artistiche europee, statunitensi, australiane e asiatiche. Ha recentemente diretto “l’intimo non-videoclip Serena”, tratto dallo splendido brano di Giacomo Deiana e sta lavorando a due suoi progetti filmici, uno dei quali conta di realizzarlo nel 2021.
L’altro “affronta anch’esso una tematica molto delicata a cui sono particolarmente legato. La prima stesura la scrissi nel 2003, ero molto giovane, giocavo ancora a fare il cinema, gioco cominciato fin da adolescente con mio fratello. Non avevo assolutamente maturato importanti esperienze sul campo e conoscenze del linguaggio cinematografico tali da poter realizzare, ai tempi, un’opera che richiede estrema attenzione, una struttura narrativa che sto rendendo più matura e una produttivo-organizzativa sicuramente realizzabile con un serio lavoro di progettazione alla base”.