L’assessore del Lavoro Alessandra Zedda ha presentato oggi ai rappresentanti delle aziende del settore turistico il piano d’azione da mettere in campo per fronteggiare l’emergenza coronavirus anche dal punto di vista economico.

In cosa constano queste misure d’emergenza? Sostegno al reddito per tour operator e agenzie di viaggio, ampliamento del de minimis per le aziende e gli imprenditori e applicazione allargata del bando regionale “Destinazione Sardegna Lavoro”, che prevede incentivi per estendere la durata dei contratti stagionali e l’allungamento della stagione turistica.

Le disdette sulle prenotazioni hanno ormai toccato la quota del 50%. L’assessore ha anche annunciato che proporrà in Consiglio regionale una norma con specifici provvedimenti per la tutela del lavoro nelle imprese del comparto.

“In un momento di grande incertezza abbiamo il dovere di difendere l’immagine della destinazione Sardegna, una risorsa turistica importantissima per il nostro bilancio. Abbattere il costo del lavoro, offrire forme di sostegno al reddito significa tutelare lavoratori e aziende”, ha commentato Zedda.

La Regione, dal canto suo, ha già dichiarato che stanzierà delle risorse con l’obiettivo di compensare gli svantaggi per le piccole e medie imprese del settore dell’accoglienza e dell’indotto.

“Bene l’allungamento dei contratti di lavoro stagionali grazie all’applicazione allargata del bando ‘Destinazione Sardegna lavoro’ 2020, ma non basta: servono altre misure per compensare la perdita di fatturato”. A parlare è il presidente regionale di Federalberghi Paolo Manca, che commenta gli interventi anti-coronavirus nel settore turistico

“Abbiamo posto la necessità di un intervento importante per stabilizzare i livelli occupazionali tenendo conto della durata dell’intervento stesso che vada a coprire almeno sei mensilità. Siamo di fronte ad una situazione straordinaria, dove il combinato disposto del coronavirus e i ritardi sulla continuità territoriale aerea, rendono il momento più incerto, quindi avere a disposizione più fondi anche a livello di singola impresa darebbe qualche sicurezza in più”, spiega Manca.