Serve un immediato reddito di sopravvivenza. Bar, ristoranti e piccole attività, dopo la chiusura da parte del Governo a causa del coronavirus, non vedono più un centesimo. Spesso, queste realtà sono l’unica fonte di reddito per intere famiglie.

È questa la denuncia che fa Confesercenti Sardegna: “Urgono provvedimenti urgenti”.

“È giusto contemplare il futuro e la ripresa – spiega il presidente Roberto Bolognese – ma in questo momento è importante fare in modo che nessuno venga lasciato solo, tanto meno i piccoli commercianti che da sempre sono l’anello debole e snobbato da ogni decisione che possa dare dei benefici e aiuti concreti. In questa condizione di emergenza abbiamo rilevato che neanche a livello di Decreto nazionale si sono contemplati aiuti dedicati per i piccoli commercianti e nello specifico, bar, ristoranti, piccoli negozi, ambulanti, rappresentanti di commercio, che devono affrontare già stremati e con le casse vuote questa situazione di emergenza sanitaria”.

“Gennaio e febbraio – continua Bolognese – sono ormai i mesi di ‘magra’ commerciale e pertanto, nell’attuale situazione, tanti titolari delle attività non hanno gli strumenti economici necessari per affrontare questo tragico momento. E parlo di avere i soldi per poter fare la spesa. In tanti forse non arriveranno a poter riaprire mai la propria attività se non si interviene subito”.