Proseguono i controlli da parte della Guardia di finanza per verificare il rispetto, da parte dei cittadini, delle prescrizioni previste dal dpcm contro la diffusione del coronavirus.
Durante gli accertamenti, sono stati denunciati due titolari di attività a Cagliari per aver tenuto aperto il loro negozio, nonostante non vendessero articoli e beni di prima necessità. Uno di questi è un imprenditore tessile che, alle domande dei finanzieri, avrebbe risposto di star operando in regime di “deroga”, perché produceva, con i suoi tessuti, mascherine ad uso medico. Ma la società, come si è poi scoperto, non aveva né le necessarie certificazioni e autorizzazioni per poter produrre le mascherine né possedeva l’autorizzazione della Prefettura per mantenere aperta l’attività, che è stata momentaneamente sospesa.
Un altro caso è quello di un commerciante che, sulla vetrina del suo piccolo emporio, reclamizzava con manifesti che all’interno del negozio venivano venduti prodotti igienizzanti e sanificanti. Ma così non era dato che vendeva altri tipi di articoli (casalinghi, articoli da regalo, ecc.) e non c’era traccia di prodotti igienizzanti.
Anche alcune persone trovate fuori dalle proprie abitazioni senza validi motivi sono state segnalate dalla Guardia di Finanza di Cagliari, come alcuni ragazzi, trovati con addosso alcuni grammi di varie sostanze stupefacenti.







