foto di repertorio

“Non se ne trovano, non possiamo imporre regole se i cittadini non possono rispettarle”. Il sindaco di Alghero, Mario Conoci, spiega così la mancata ordinanza sull’uso obbligatorio di mascherine protettive.

È ormai assodato che le mascherine chirurgiche o autoprodotte garantiscono a ognuno di non contagiare gli altri. “È impossibile acquistarle, non posso obbligare nessuno a usarle”, sentenzia Conoci. Gli va in soccorso l’associazione “Sa Mata” di Assemini, la cui rete di sarte impegnate a realizzarle artigianalmente e a casa è approdata anche ad Alghero. Oggi l’associazione presieduta da Veronica Matta ha consegnato alla protezione civile algherese il materiale per le sarte della Riviera del corallo che si sono dette disponibili a realizzare il prototipo in satex liscio elaborato col coordinamento della Prociv Arci di Assemini che anche i medici considerano di ottima fattura. Contrariamente a Conoci, il sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler, ha disposto che per entrare negli esercizi commerciali e negli uffici pubblici siano obbligatori guanti e mascherina, indicando come unica condizione che coprano efficacemente naso e bocca. Stesso obbligo per chi riceve il pubblico o è a contatto con la clientela. Vietate le mascherine FFP2 o FFP3 con valvola: proteggono efficacemente chi le indossa, ma se non utilizzate correttamente sono pericolose per gli altri. Mascherina e guanti obbligatori anche a Olbia per accedere a tutti i locali pubblici, supermercati, negozi, farmacie.

Il sindaco Settimo Nizzi ha firmato un’ordinanza con cui ammette in alternativa alla mascherina anche foulard, sciarpe o altre soluzioni che costituiscano una valida barriera alla eventuale diffusione del coronavirus. Nizzi diverge da Conoci divergono anche sulla chiusura dei negozi a Pasquetta. “Troppo rischioso chiudere per due giorni di fila, contribuendo alla calca il sabato e il martedì”, dice il sindaco di Alghero per spiegare che il Lunedì dell’Angelo gli esercizi commerciali algheresi saranno aperti. Nizzi, al contrario, conferma la chiusura totale per tutte le attività, a esclusione di farmacie e parafarmacie nonché tabaccai e giornalai ma sino alle 18.30.