“In una Regione in cui l’85% dei contagi è avvenuto in ospedale o in una RSA il Presidente avrebbe dovuto sostituire immediatamente un Assessore alla sanità rivelatosi, alla prova dei fatti, totalmente inadeguato. Non potendolo fare, per ragioni legate alla spilletta appuntata alla giacca di quest’ultimo, ha pensato invece di individuare dei capri espiatori. Oggi sono le librerie e i negozi di abbigliamento per bambini, per la cui riapertura in Sardegna secondo Solinas non ci sarebbero le condizioni”. Lo scrive in una nota sul suo profilo Facebook Francesco Agus, consigliere regionale dei Progressisti.
“Sulla base di cosa si sta contravvenendo a una decisione istruita da un comitato scientifico a livello nazionale e applicata in regioni con un numero di contagi estremamente superiore al nostro?” continua Agus. “Abbiamo chiesto formalmente gli atti istruttori dell’ordinanza siglata ieri a tarda notte, consapevoli del fatto che non esista alcun atto istruttorio. La sensazione è che si tratti di una decisione presa senza alcun ragionamento, al solo scopo di sollevare una cortina fumogena e nascondere le reali responsabilità a monte dei contagi sino ad ora riscontrati in Sardegna. Responsabilità tutte imputabili alla Giunta regionale”.
“Sia chiara una cosa – conclude Agus – non si può, il giorno, chiedere alle forze politiche d’opposizione di collaborare per il bene delle imprese sarde e la notte firmare ordinanze, non concordate e non giustificate, che vanno nella direzione opposta. È l’ABC della politica. Bisognerà ricordarglielo”.








