Il rifiorire primaverile della natura coincide con l’avvio della nuova stagione degli agriturismo, con le cerimonie legate a prime comunioni, cresime matrimoni e con le fattorie didattiche che ospitano le scolaresche. Si apre con le gite fuori porta, con le passeggiate a cavallo, con i picnic, fino alle escursioni al mare e in montagna, o alle esperienze in fattoria per partecipare alle attività dell’azienda.
A sancire il nuovo inizio è il primo ponte stagionale, quello di Pasqua, seguito poi dal 25 aprile e 1 maggio. Tutte date in cui gli agriturismo segnano, soprattutto negli ultimi anni, il tutto esaurito. Appuntamenti saltati quest’anno a causa dell’emergenza COVID-19, con porte chiuse e stagione compromessa.
Perdite importanti difficili da colmare per i bilanci di queste aziende agricole che sempre di più rappresentano un punto di riferimento per i turisti, locali e non, per mangiare prodotti locali sapientemente preparati con le ricette della tradizione dai cuochi contadini ma anche occasione per conoscere attraverso delle vere e proprie esperienze il territorio, la sua cultura e identità.
In Italia il settore agrituristico rappresenta 23 mila azienda diffuse su tutto il territorio nazionale con 253mila posti letto, circa 442mila coperti per la ristorazione e 13 milioni di presenze stimate nell’ultimo anno. Un valore economico di 1,39 miliardi. Un crescita del 30 % dal 2007.
In Sardegna ci sono 675 agriturismo che fanno ristorazione (dati Laore), 150 dei quali sono Campagna Amica.







