“Sta rimbalzando, come sempre avviene in questi casi, un file con cui il Governo ripartisce dei fondi sulle sanificazioni sulla base dei “contagi” per singolo comune. Quel dato, almeno per i comuni sardi, presenta delle gravi lacune e non corrisponde in tantissime situazioni alla realtà dei fatti acclarati da ATS, comunicati ai sindaci e da essi, sempre e in maniera trasparente, alla cittadinanza”. Lo scrive il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana sul suo profilo Facebook.

“Esistono casi conclamati – scrive ancora – per cui “risulterebbero” delle persone positive al Covid-19 solo perché quella persona risulta essere nata anagraficamente in un posto, ma residente da decenni in un altro senza il minimo contatto con la comunità di origine. Si potrebbero fare decine di questi esempi se non ci fosse la tendenza sempre più marcata di tentare gli scoop fuori tempo massimo. Quel dato viene utilizzato per creare allarmismi ingiustificati in un momento di grande preoccupazione nella pubblica opinione. Per quanto di mia competenza posso affermare che i sindaci sardi, appena avuta da Ats la notizia di una positività, l’hanno sempre comunicata alla cittadinanza”.

Ciò che manca – Conclude Deiana – è la tempestiva comunicazione da parte di ATS dei nominativi delle persone positive fin dal prima tampone: richiesta che Anci Sardegna e i comuni sardi ribadiscono in ogni occasione. Le popolazioni delle 377 comunità sarde sono invitate a fidarsi esclusivamente delle comunicazioni ufficiali date dall’Autorità Sanitaria Locale alle cittadinanze ovvero il Sindaco del comune”.

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