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“Confermi l’imminente riapertura in deroga del punto nascite dell’ospedale Paolo Merlo di La Maddalena o smentisca che la Regione Sardegna ha presentato al Ministero una richiesta di cui non si sa nulla, se non per i recenti annunci del consigliere regionale Dario Giagoni e dell’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ribaditi dal leader della Lega, Matteo Salvini”. A scriverlo è Antonello Bombagi. Attivista, blogger, giornalista, Bombagi ha scritto in una lettera aperta al ministro Roberto Speranza le istanze dei movimenti cittadini a difesa della struttura.

“È negato un diritto fondamentale come quello alla salute”, scrive all’esponente di LeU nel governo Conte. “In Sardegna si muore più di malasanità che di Covid-19 – spiega – e a La Maddalena oltre 11mila abitanti non hanno più diritto ad ammalarsi”.

“Il Paolo Merlo in tre anni è stato spogliato di tutti i servizi, e in realtà qui non è più possibile curarsi. Non ci sono più Oncologia, Cardiologia e Pediatria, la Dialisi è in sofferenza e dirotta i malati a Olbia”. Senza considerare che “la tac è vecchia e rotta”, che “ogni cosa è affidata all’elisoccorso, ma nell’emergenza non si è rivelato un sistema affidabile”.

Il popolo dell’isola de La Maddalena ha il diritto di “sapere se sia vero quanto annunciato a vari livelli. Faccia luce sulla questione, riferisca se davvero esista una richiesta e quali sono i tempi di riapertura – è l’appello finale di Bombagi al ministro – o, in caso contrario, cosa potremmo fare per arrivare presto a far rispettare il nostro fondamentale diritto”.