La zona industriale di Ottana torna ancora al centro delle cronache. Secondo quanto riporta il deputato del Movimento 5 Stelle Alberto Manca, con la presentazione di un nuovo esposto alla Procura di Nuoro, “ciò che non sembra essere trasparente è la gestione di 30 mila tonnellate di rifiuti speciali misti, ma che non sono mai stati smaltiti secondo i procedimenti normativi di tutela ambientale”.
“Nella zona industriale di Ottana – spiega Manca – si sarebbero registrate criticità relative alla dismissione degli ex stabilimenti Enichem, fabbricati Ex Polimerizzazione Continua e Ex Lorica, attualmente demoliti e ubicati all’interno del complesso industriale di Ottana (NU), sulla SP 17 al km. 18. Da un’analisi effettuata attraverso foto aeree ed una richiesta di accesso agli atti alla Provincia, emerge che i fabbricati Ex Polimerizzazione, oggi di proprietà della Wd Green Sardinia srl, sono stati abbattuti tra il 2016 ed il 2017”.
“Dal momento dell’abbattimento ad oggi, i rifiuti derivati dalla demolizione dei due edifici non sarebbero mai stati smaltiti correttamente. Si tratta di un accumulo di rifiuti del peso complessivo di 30 tonnellate, composti da cemento e rifiuti misti da costruzione, mattonelle, mattoni, ceramiche ect, tutti classificati rifiuti speciali. Dalle informazioni fornitemi dagli organi competenti non posso escludere l’ipotesi che tra le macerie abbandonate possa esserci dell’amianto” sottolinea il deputato pentastellato.
“L’obbiettivo della società – spiega ancora Alberto Manca – era la riduzione volumetrica delle macerie per poi utilizzarle in loco.
Nel progetto presentato si riteneva di poter gestire 250 t al giorno, per un lavoro complessivo di 4 mesi, però la Società non avrebbe presentato la garanzia finanziaria, che invece avrebbe dovuto presentare entro 30 giorni dalla data di rilascio dell’autorizzazione. Mancando la garanzia finanziaria, il nulla osta e l’autorizzazione all’esercizio della campagna di recupero rifiuti, decade”.
Nell’esposto presentato da Manca, dai documenti “emergono numerose criticità sia nella modalità di gestione dei suddetti rifiuti, che nell’attività di controllo da parte degli enti preposti.”
Quello che il deputato del Movimento 5 Stelle vuole segnalare è che “appare strano che da un semplice accesso agli atti e da una successiva analisi dei documenti forniti, si rilevino macroscopiche fallanze nel sistema di controllo. Non è possibile che a fronte di attività impattanti nel territorio, gli organi deputati al controllo non intervengano celermente per garantire la salute dei cittadini e il rispetto della normativa di settore”.







