“A Olbia l’11 maggio aprono i negozi e il 18 i pubblici esercizi, con tanto di servizio al tavolo e al banco, a meno di specifici provvedimenti che dovessero intervenire nel frattempo”, l’annuncio arriva dal sindaco Settimo Nizzi.

Il primo cittadino era tra i più critici per la prudenza del premier Conte in tema di ripartenza e chiedeva già da tempo una Fase 2 più coraggiosa, quindi ha colto subito la possibilità concessa agli amministratori locali con la delega di responsabilità attribuita dal presidente della Regione, Christian Solinas.

Già riaperti i parchi e il cimitero e autorizzata l’attività sportiva, Nizzi spiega che il governatore “ascolta i sindaci e gli riconosce quell’autonomia sempre richiesta”: sta ai primi cittadini “dare risposte concrete agli operatori, che stavano valutando anche di chiudere per non morire di fame”. Quella offerta da Solinas è per lui “l’opportunità di riiniziare a vivere”. Restano ferme le prescrizioni sull’uso delle mascherine e sul distanziamento, ma “già in questi giorni gli esercenti possono organizzarsi perché lunedì si riparte”.

Le attività resteranno chiuse la domenica e i giorni festivi, compreso il giorno di San Simplicio, patrono di Olbia, i cui festeggiamenti sono annullati. “Attendiamo novità per le concessioni balneari – prosegue Nizzi – e speriamo nella prossima riapertura dell’aeroporto”. Ribadendo che “dando per buoni i dati secondo cui a Olbia ci sono le condizioni sanitarie per farlo, mi prendo la responsabilità di decidere in base a quei poteri che spettano a ogni Regione e che Solinas ha condiviso con noi sindaci”.