“Mio marito forse si poteva salvare, godeva di ottima salute, ora voglio giustizia”. Queste le parole della moglie di un uomo di 51 anni, Roberto Pais, ambulante di Ossi, morto in ospedale in quanto positivo al Covid-19. La donna – come riporta il quotidiano La Nuova Sardegna – ha presentato un esposto alla Procura di Sassari.

La vedova, rappresentata dall’avvocata Alessandra Delrio, nella denuncia sostiene che la coppia per diversi giorni avesse tentato di contattare il medico di famiglia, senza però ottenere risposte. Poi si sono rivolti al numero verde per le emergenze e alla fine alla Guardia medica di Ossi. Un vero e proprio calvario, terminato dopo una settimana quando le condizioni dell’uomo sono peggiorate e un’ambulanza del 118 lo ha finalmente portato in ospedale.

Dopo sei giorni di ricovero in Rianimazione, a fine marzo il 51enne è morto. E’ stata una delle prime vittime legate al coronavirus in Sardegna. “A causa delle restrizioni – denuncia la donna – dal giorno successivo al ricovero è stato impossibile vedere mio marito e sentirlo per l’ultima volta. Ad oggi ancora non sono riuscita a vedere la sua cartella clinica, sebbene sia stata richiesta per capire cosa lo abbia portato al decesso”.

Tramite il legale, la donna ha dunque presentato un esposto alla magistratura per chiedere che si accerti se vi siano state delle negligenze da parte degli operatori sanitari nelle varie fasi, dalla valutazione della malattia alla gestione del ricovero.