L’ambulatorio dedicato all’età evolutiva infantile che si occupa di pazienti con disabilità motorie è chiuso. E ora le mamme e i papà dei bambini in cura vogliono sapere quando riaprirà. Lo stop alle visite dallo scorso marzo al Centro Ausonia del Poetto a causa dell’emergenza sanitaria è l’argomento centrale di una lettera inviata dai genitori di 25 bambini alla Regione.

“È evidente riconoscere – si legge nella comunicazione – cosa possa significare per un bambino di 2 o 10 anni, sospendere improvvisamente le terapie riabilitative per due mesi (se si pensa che due mesi di vita di un bambino potrebbero essere paragonati a 3 anni o più di vita di un adulto), senza poter fare controlli d’urgenza o anche solo periodici che nella normalità vengono fissati, per valutare, scegliere e modificare presidi e terapie che migliorino le condizioni determinate dalle disabilità motorie”.

“E’, pertanto, comprensibile che attendere ancora – questo l’appello – sia per questi piccoli pazienti ogni giorno più difficile e, in certi casi, devastante, arrivando ad alimentare una condizione di sconforto generale che sta colpendo l’intera popolazione, nella convinzione che il Coronavirus potrà lasciare dei segni indelebili sui nostri bambini”. Nella lettera si ringraziano anche gli operatori che si sono “resi disponibili, tramite e-mail e telefono, a continuare a seguire i loro pazienti per affrontare eventuali problematiche che si sono manifestate in questo periodo”.

Ma non si può più aspettare. “Vi chiediamo – questa la sollecitazione alla Regione – , di volerci comunicare quando la riapertura del Centro Ausonia, ma più nello specifico dell’ambulatorio dedicato all’età evolutiva, sarà possibile e quali protocolli di sicurezza sono previsti a tal fine, così da poter finalmente pensare di non essere ancora soli nelle nostre battaglie quotidiane, condizione che il Coronavirus, per famiglie come le nostre, ha amplificato in maniera esponenziale giorno dopo giorno”.