“Il sindaco Sala deve capire che se uno va a casa sua, bussa e chiede il permesso prima di entrare. È una questione di educazione”. A dirlo, testuali parole, è stato l’assessore al turismo Giovanni Chessa, in un’intervista a Prisma, programma radiofonico di Radio Popolare.
Ascolta uno stralcio della trasmissione:
https://www.youtube.com/watch?v=_PTyd7-8KOQ
La frase ha lasciato spiazzati Lorenza Ghidini e Alessandro Bragai. “In che senso chiede il permesso?”. Il collegamento telefonico cade, ma i due conduttori richiamano Chessa, esortandolo a spiegare meglio quanto detto. “Un sindaco – ha chiarito l’assessore – non può permettersi di giudicare l’operato del Presidente della Regione, che amministrando deve fare il bene della propria Regione. Questo Sala dovrebbe impararlo. Oggi è una grande responsabilità fare il sindaco o il Presidente di Regione, si rischia di essere indagati per una fesseria”.
Chessa, inoltre, sostiene di non aver nessuna paura dell’arrivo dei lombardi in Sardegna. “Saranno accolti a braccia aperte” spiega. “Il turismo italiano nazionale è di gran parte del nord Italia e ringraziamo tutti quelli che sceglieranno la Sardegna. Troveranno una Sardegna libera e potranno fare una vera vacanza libera come tutti gli anni. Non ci saranno divieti, ma chiediamo un piccolo sacrificio: garantire con un certificato medico che non hanno preso il COVID. Tutto qua. La certificazione sanitaria è questa: fare un test rapido, un tampone o quello che si trova sul mercato, e garantire in partenza che non hanno contratto questo virus. Noi diciamo “Vieni sano e riparti più sano”.